Zachar Prilepin – San’kja

Sasha beve vodka, Sasha fuma le sigarette, tante sigarette, almeno una per pagina, Sasha va a Mosca a trovare i suoi compagni unionisti, Sasha sogna la Rivoluzione nutrendosi di disillusioni, di neve, di rabbia. In compagnia di alcuni bizzarri sodali, dalla periferia della sterminata Russia progetta azioni eclatanti, capaci di ridare dignità alla sua idea di Paese e alla sua idea di umanità. A Sasha non manca il coraggio: è un duro vero ma capace di amare nonostante un rapporto fatto di silenzi con la madre infermiera e con un padre morto alcolizzato.

Zachar Prilepin, reduce della guerra in Cecenia ed ex membro dell’OMON (forze speciali antiterrorismo russe), è considerato il prodigio della letteratura russa contemporanea. San’kja si distingue per la precisa descrizione della gioventù russa che non ha conosciuto l’Unione Sovietica per motivi anagrafici e che non crede al capitalismo corrotto di prima generazione della nuova Russia. Una generazione di mezzo, capace di lottare per un’idea di Paese. Un romanzo che si inserisce nei classici della letteratura russa moderna, consigliato a chi vuole avvicinarsi alla comprensione di una nazione complessa e peculiare come quella russa.