Perfect Days – Wim Wenders

Torna il cinema onirico di Wim Wender, Perfect Days è un film ed anche un documentario su Tokyo e sui suoi bagni pubblici.

Hirayama è un uomo solitario, vive da solo in un giapponesissimo appartamento pieno di libri, dischi, musicassette e bonsai; ogni mattina la sua routine prevede barba con rasoio elettrico e spuntatina ai baffetti alla Marrabbio, e poi la partenza verso le fameliche bocche di water della metropoli giapponese. Hirayama tutte le sere cena in un baracchino nella stazione della metropolitana, poi legge una pagina di uno dei suoi innumerevoli libri ed infine si corica sul futon. E poi sogna: alberi, foglie, cielo, ombre.

Questa routine viene presentata in loop dal regista tedesco, quasi citando ben più adrenalinici film come Source Code. Ogni giorno, in una vita comunque piatta, Hirayama trova il senso della sua esistenza. Non tanto dalle relazioni sociali sporadiche in cui suo malgrado viene coinvolto, quanto dalla sua stessa solitudine: essere soli in una metropoli, un ossimoro su cui già si è riflettuto.

Nell’estetica orientale il film di Wenders ha il suo punto di forza, e richiama il cinema di Takeshi Kitano anche nelle ambientazioni e in alcune eccentricità dei personaggi. Imperdibile per gli amanti del paese del sol levante, piacevole per i cultori di Wenders, curioso e non del tutto estenuante per gli amanti del cinema.

Leave a comment