Veronica Raimo – La vita è breve, eccetera

L’enfant prodige della narrativa italiana Veronica Raimo è tornata in libreria con una raccolta di racconti pubblicata nell’elegante collana “Supercoralli” della sempre elegantissima Einaudi. Dopo il sorprendente ed apprezzato Niente di vero del 2022 (Premio Strega Giovani) la scrittrice romana in questo nuovo lavoro si ripete parzialmente nei temi e nello stile, consegnando agli scaffali un libro con le solite punte caustiche ma anche con passaggi più malinconici, riflessivi, forse addirittura intimi ed introspettivi.

La Veronica Raimo che preferisco è quella acida e dissacrante, incuriosita dalle bassezze proprie e della vita di chi incrocia il suo cammino, quella che non si prende mai sul serio e che si diverte a smontare le certezze di sabbia dei suoi stessi lettori. Non dispiacciono neanche i racconti più “normali” della raccolta, probabilmente un passaggio in cui l’autrice voleva misurarsi, senza troppa convinzione. La sua cifra rimane l’ironia, il suo stile la freddura acida nel non risolvere la complessità delle relazioni umane ed amorose. Alcuni racconti sembrano leggermente forzati (“Sono tutti forzati”, direbbe lei), privi del naturale spirito sardonico dell’autrice.