Parenti serpenti – Mario Monicelli

Un classico di Natale, ormai entrato nell’immaginario collettivo nazionale come le commedie di Eduardo: fratelli e sorelle con rispettivi coniugi e bambini si ritrovano a casa degli affettuosi nonnini per passare le vacanze natalizie. Si cucina, si beve, si gioca a carte e si prova a stare bene. Col passare dei giorni piccoli screzi e lingue biforcute fanno emergere crepe nella famiglia che tuttavia resta unita attorno al focolare domestico. I nonni sono il motivo per cui la famiglia si ritrova ogni anno, non si può e non si deve modificare questa consolidata dinamica.

Monicelli dirige con maestria gli attori di questa amara commedia corale, impreziosita dall’ambientazione piccolo borghese abruzzese dello sceneggiatore Carmine Amoroso. Il film è del 1992, quando le case di riposo si chiamavano ospizi (oggi RSA nel linguaggio tecnico sanitario), e se alcune abitudini e riti natalizi sembrano ormai lontani e persi per sempre, le relazioni famigliari con annesse tensioni e ipocrisie ci rendono un’immagine a specchio della nostra società.