Mario Rossi – Tre io

Non importa dove, non importa quando, non importa perche’. L’unica cosa che conta e’ essere.

Io, tu, lei. No! Io, Io, Io.

Tre soggetti, la stessa voglia di reclamare un posto in questo mondo.

Un racconto diretto e spossante come un calcio in faccia, scritto tutto in prima persona.

Tre personaggi, tre vite solitarie e monadiche che solo casualmente interagiranno. O almeno proveranno a farlo. Il guscio che racchiude e isola le loro esistenze non presenta crepe, solo qualche volontaria apertura che genera incomunicabilita’ ed incomprensione piu’ che complicita’ e solidarieta’ umana.

Un sabato sera, una citta’ qualunque, la ricerca della felicita’ attraverso lo sballo e i paradisi artificiali, anche loro equivoci e portatori piu’ di solitudine che di compagnia.

Dante filosofo esistenzialista, decadente e definitivamente sconfitto dalla vita reale.

Giulia, donna e moglie, moglie e donna. Insoddisfatta ma non troppo del marito.

Andrea, “wannabe” italiano, figlio della generazione dei Grandi Fratelli e della televisione come scorciatoia verso la felicita’.

Tre personaggi lontanissimi, senza nulla da dirsi, ma che diranno, ci diranno, che proveranno a riscattarsi almeno una volta, rischiando, mettendosi in gioco controvoglia e non venendo ripagati dal loro folle azzardo.

Dante, Giulia, Andrea. Tre nomi. Tre vite. Tre Io.