Champions League: Il viaggio del Milan a Napoli

Nel calcio non vince sempre chi gioca meglio, altrimenti ieri la partita del Maradona sarebbe finita 7 a 1 per il Napoli. Invece ne è uscito un pareggio, tra l’altro pescato in extremis da Osimhen, che vale come una vittoria per il Milan che guadagna le semifinali di Champions League.

Sia chiaro, i rossoneri non hanno rubato nulla, hanno giocato in maniera organizzata e dignitosa, presentando una difesa (semi)ermetica ed un muro di protezione davanti ad essa. Dietro la difesa, c’era un fuoriclasse: Mike Maignan. Il Denzel Washington dei pali, un elemento in grado di fare la differenza per la sua squadra, e non solo per parate più o meno spettacolari; l’atteggiamento, la sicurezza, il gioco coi piedi e la visione di gioco (di un portiere!) probabilmente lo rendono il numero 1 al mondo nel suo ruolo.

Il Milan ha proposto un gioco all’italiana, non è una parolaccia, tipo l’Inter di Mourinho nel 2010 a Barcellona nella partita della (quasi) remuntada blaugrana, o tipo l’Italia di Mancini nell’estate 2021 contro la Spagna nella semifinale degli Europei; tornando ancora più indietro nel tempo, anche l’Italia del vate Sacchi nella finale di USA94 eresse un muro (una volta non si diceva pullman) contro gli attacchi del Brasile che resistette per 120 minuti.

Il Napoli, generoso come è generosa la città, ha invece offerto al pubblico locale ed internazionale una lezione estetica di calcio, soprattutto nel primo tempo quando le energie erano ancora abbondanti. Gli azzurri hanno attaccato con palleggio e verticalità, mostrando un’identità di gioco moderna e funzionale. Perchè hanno perso allora? Semplice, se non fai gol tutto quello che produci perde significato. Osimhen è stato ingabbiato dai 5 centrali milanisti (Kjaer, Tomori, Bennacer, Krunic, Tonali), Kvaratskhelia ha avuto una mira non da cecchino, l’irrisolto Politano si è infortunato quando stava provando a risolversi.

Durante i 90 minuti si è avvertita la netta sensazione che il Napoli per segnare avrebbe dovuto usare le mani, ed infatti il gol è arrivato nell’ultimo dei 6 minuti di recupero. Da segnalare l’incredibile non assegnazione del rigore per la falciata di Leao a Lozano nel primo tempo; non avrebbe cambiato nulla, ma c’è da chiedersi dove sta andando il calcio se un fallo del genere non viene ravvisato neanche in sala moviola. Davvero fuori dal mondo, ormai le interpretazioni superano il buon senso: quello è un rigore anche al campetto dei bambini che giocano sotto casa.

Pagelle (calcistiche, non fantacalcistiche e non legate al risultato)

Meret 6,5 Fa due bellissime parate su Giroud ma appare sempre un po’ timido ed insicuro

Di Lorenzo 8 Attaccante aggiunto, un po’ falloso ma notevole per generosità ed interpretazione del ruolo

Mario Rui 7 Sinistro vellutato e personalità da pirata portoghese. Quando entra Olivera la fascia sinistra sparisce

I due centrali azzurri 6,5 Juan Jesus regge bene

Il centrocampo 6,5 In particolare Ndombele colpisce per tecnica e fisico. Perde la palla che porta al gol, vero, ma la perde a 80 metri dalla sua porta

Politano 6 L’irrisolto che prova a risolversi ma si infortuna

Osimhen 6 Non la tocca mai ma segna…

Kvara 7 Nel primo tempo è un satanasso, nel secondo cala, sbaglia il rigore ed un altro paio di occasioni ma rimane un portento calcistico

Spalletti 8 – Se (lui) tiene mentalmente il Napoli potrà salire ancor di più di livello

Maignan 8 Un vero fuoriclasse

Calabria 6 Nella parte iniziale del primo tempo fa tenerezza, sembra un pupazzo di pezza preso a sberle da Kvara. Ma con forza, tigna, abnegazione, cazzimma, riesce clamorosamente a contenere il georgiano e a portare a casa la pagnotta

I due centrali rossoneri 8 Osimhen non la tocca quasi mai

I tre centrali di centrocampo 6 Voto basso perchè non si vedono mai, ma probabilmente si sentono. Muro davanti alla difesa

Theo 6 Soffre meno di Calabria ma spinge poco

Diaz 5 Ha giocato?

Leao 8 L’azione del gol è un gesto atletico e tecnico di sfacciata superiorità. Inoltre quando è in campo ha sempre il sorriso sul volto. Uno spot per il calcio

Giroud 7 Sbaglia il rigore e in movimento davanti a Meret ma è un calciatore pesante

Pioli 8 Con una squadra dal tasso tecnico modesto per il livello della Champions ottiene risultati e belle figure. Appare anche come una persona umile ma preparata