Robert M. Pirsig – Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta

Appunti sul libro

Un libro che con il pretesto del viaggio in moto ci porta in territori di speculazione filosofica. Pirsig ha scritto solo due libri nella sua vita, ma ha letto e studiato molti testi di filosofia greca e indiana. Dal Minnesota a San Francisco in compagnia del figlio Chris e di due amici che lasceranno il viaggio a metà.

Pirsig ed il suo alter-ego Fedro (probabilmente si infurierebbe se sapesse che l’ho definito così) ci raccontano in maniera chiara e leggera alcune operazioni per la manutenzione della motocicletta, che diventa un esercizio spirituale e di conoscenza. Il concetto di Qualità prende molte interessanti pagine del libro e Pirsig è un ottimo divulgatore, non noioso e appassionato. Ci racconta la sua esperienza di docente, offrendo anche degli spunti di metodologia didattica illuminanti, e di studente adulto che riflette sugli errori e sui progressi fatti durante la sua ricerca. Sullo sfondo la malattia psichiatrica che lo porta ad allontanarsi dalla famiglia e dalla prima moglie.

Composto di 4 parti e di una postfazione, tutte scorrevoli ed interessanti, è un libro da leggere tutto d’un fiato e da tenere sul comodino per sempre utili e necessari chiarimenti e ripassi.

Dalla quarta di copertina

“Una Grande Avventura, a cavallo di una motocicletta e della mente; una visione variegata dell’America ‘on the road’, dal Minnesota al Pacifico; un lucido, tortuoso viaggio iniziatico. Qual è la differenza fra chi viaggia in motocicletta sapendo come la moto funziona e chi non lo sa? In che misura ci si deve occupare della manutenzione della propria motocicletta? Mentre guarda smaglianti prati blu di fiori di lino, nella mente del narratore si formula una risposta: “”Il Buddha, il Divino, dimora nel circuito di un calcolatore o negli ingranaggi del cambio di una moto con lo stesso agio che in cima a una montagna o nei petali di un fiore””. Questo pensiero è la minuscola leva che servirà a sollevare altre domande subito incombenti: da che cosa nasce la tecnologia, perché provoca odio, perché è illusorio sfuggirle? Che cos’è la Qualità? Perché non possiamo vivere senza di essa?”