Xavier de Maistre – Viaggio intorno alla mia camera

Un libro di cui ho sentito parlare la prima volta molti anni fa, durante le lezioni di Letterature Comparate tenute dal compianto professor Armando Gnisci all’Università La Sapienza. Lezioni coinvolgenti di una materia che non fu facile inquadrare da una semi-matricola. Non c’era solo da leggere meccanicamente i libri per rispondere alle domande durante l’esame, era necessario comprendere la disciplina. Oggi penso che Letterature Comparate sia stato uno degli esami più interessanti e coinvolgenti della mia carriera universitaria, lasciandomi in testa non tante certezze ma molte domande e spunti intellettuali. Penso che Letterature Comparate sia un metodo e un approccio alla letteratura, alle lettere in genere, e di un esercizio mentale permanente per capire e comprendere il mondo attraverso manifestazioni e fenomeni in primis letterari ed anche culturali.

Il canone dei testi che ministeri e prassi consolidate ci impongono come capolavori ma che nessuno legge, e la letteratura dell’altro, del diverso, proveniente da Paesi che sono considerati il “Terzo Mondo” della letteratura, ma che sono capaci di raccontare l’altro ed anche noi stessi.

La morte del professor Gnisci nel giugno 2019, nel periodo degli esami della sessione estiva, lascia un cratere di dolore e nostalgia nei suoi studenti e nella Facoltà di Lettere e Filosofia.

Il libro di de Maistre è composto da 42 capitoli, come 42 i giorni di confinamento a cui fu sottoposto per un duello non autorizzato. L’autore viaggia con la mente e con il corpo lasciandosi andare a riflessioni filosofiche, dialogo con l’altro da sè, la sua bestia, e ci insegna in questi tempi di semi-confinamento obbligatorio che l’ultima frontiera di libertà per l’essere umano rimane la propria mente.